Il 29 settembre la Commissione Europea ha pubblicato la Comunicazione per le Missioni di Horizon Europe.

Le Missioni sono un portafoglio di azioni – progetti di ricerca e innovazionepolitiche pubbliche o anche iniziative legislative – volte ad affrontare alcune delle maggiori sfide per la salute e l’ambiente con cui l’attuale generazione e le future dovranno confrontarsi. Ad ogni missione è stato attribuito uno specifico obiettivo da raggiungere entro l’orizzonte temporale del 2030. Le Missioni sono cinque e hanno i seguenti obiettivi:

  • Lotta al cancro: l’obiettivo è di migliorare la vita di 3 milioni di pazienti affetti da cancro attraverso maggiore prevenzione e cura e fornire un supporto concreto alle loro famiglie;
  • Adattamento al cambiamento climatico: accompagnare almeno 150 regioni e comunità nella transizione alla resilienza climatica;
  • Oceani: salvaguardare e proteggere gli oceani, i mari, i laghi e i fiumi;
  • Città climaticamente neutre e digitali: trasformare almeno 100 città con queste caratteristiche;
  • Suolo, salute e cibo: realizzare 100 laboratori sparsi per l’Europa volti a coinvolgere cittadini e stakeholders interessati nella transizione a suoli più sani.

Complessivamente, i finanziamenti destinati da Horizon saranno di oltre 1,9 miliardi di euro fino al 2030. La Commissione, inoltre, ha già pubblicato a giugno i primi piani di lavoro annuali del programma Horizon Europe, che contengono i bandi europei per il biennio 2021-2022. Alla luce della comunicazione, i programmi di lavoro annuali saranno ulteriormente aggiornati con ulteriori opportunità di finanziamento.

La novità delle Missioni risiede anche nel nuovo ruolo per la ricerca e l’innovazione. L’ambizione delle missioni va ben oltre quella di finanziare il singolo progetto di ricerca e innovazione: l’obiettivo delle missioni è soprattutto quello di finanziare attività dimostrative e soluzioni scalabili su larga scala in tutta Europa.

Ulteriore novità delle missioni rispetto a Horizon, è anche l’approccio innovativo in termini di governance che coinvolgerà diversi livelli di governo, ricercatori e innovatori, PMI, grandi imprese, investitori e società civile. Questo approccio permetterà di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e di adattare i bandi alle specifiche circostanze locali. Inoltre, un ruolo fondamentale sarà riservato ai cittadini che saranno coinvolti in tutte le attività di progetto durante tutto il ciclo di vita delle missioni dalla partecipazione ai progetti alla valutazione dei risultati delle missioni. Questa co-creazione non si limita alla consultazione, ma ad un processo costante di ascolto, feedback e coinvolgimento nell’implementazione di progetti.

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