Nuove regole per gli Investimenti nel Settore Vitivinicolo: Ecco le Disposizioni del Decreto Ministeriale
Un recente decreto ministeriale ha stabilito le disposizioni nazionali per l’attuazione dell’intervento settoriale vitivinicolo relativo agli investimenti, in linea con quanto previsto dal regolamento UE 2021/2115.
Le imprese che possono beneficiare del decreto devono operare almeno in attività di produzione di mosto da uve fresche e/o produzione di vino da uve fresche o mosto.
Gli investimenti ammissibili includono impianti di trattamento, infrastrutture vinicole, strutture e strumenti di commercializzazione. Tali investimenti devono mirare a migliorare il rendimento globale dell’impresa, adattandola alle richieste di mercato e aumentando la competitività.
Il decreto definisce percentuali massime di contributo, in base alla dimensione dell’impresa: 40% per micro, piccole e medie imprese (50% nelle regioni meno sviluppate), 20% per imprese intermedie (25% nelle regioni meno sviluppate) e il 19% per le grandi imprese.
Le principali scadenze e modalità operative previste sono:
- Domanda di aiuto: entro il 30 marzo di ogni anno (entro il 30 aprile per l’annualità 2025/2026).
- Graduatoria di finanziabilità: definita dalle Regioni entro il 30 giugno.
- Anticipi: fino all’80% del contributo concesso.
- Durata dei progetti: annuale o biennale, determinata dalle Regioni.
Le Regioni possono assegnare priorità a progetti che presentano caratteristiche specifiche, tra cui gli effetti positivi sul risparmio energetico e sulla sostenibilità ambientale, produzioni di biologiche certificate, produzioni a denominazione DOP/IGP, il titolare deve avere tra i 18 e i 40 anni, deve appartenere a forme aggregative di filiera e in fine deve essere localizzata in zone svantaggiate.
Per garantire un utilizzo corretto dei fondi, il decreto impone alcuni obblighi tra cui il mantenimento dell’investimento per almeno 5 anni dalla domanda di saldo finale, controlli post-pagamento effettuati secondo le modalità definite da AGEA e applicazione di sanzioni in caso di mancato rispetto degli impegni.
Per evitare duplicazioni di finanziamenti, il decreto introduce criteri di demarcazione e sistemi di controllo informatici volti a garantire l’unicità del canale di finanziamento.
Questo intervento mira a sostenere in modo mirato ed efficace lo sviluppo delle imprese vitivinicola, promuovendo la competitività e favorendo la sostenibilità ambientale e sociale del settore.
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